Angeli

Sentimento, un battito d’ali che si libra nell’aria sospinto dal vento. Effimero, silenzioso, serpeggia nelle pieghe dell’animo.

Persino io ho conosciuto questa parola, l’ho assaporata per giorni, mesi, anni nella mia vita.

Ora il Nulla.

Come potrei riuscire ad assaporare le piccole cose perché nelle piccole cose c’è la felicità? Io che la vita la mordo a grossi bocconi, che la rendo a brandelli, che la voglio distruggere per potermi crogiolare in quell’angolo buio che è la mia esistenza / non-esistenza.

Forse mento a me stesso. Forse non è vero che non so più provare un sentimento. Non sono così vuoto come voglio far credere perché, altrimenti, non proverei tutto questo rancore verso questo mondo infame, non vorrei dargli fuoco e godere dei barbagli delle fiamme mentre danzo sulla sua carcassa.

Eppure a ogni cadenza esistenziale, trovo l’Angelo Bianco di turno che mi fa desiderare di non essere così, mio malgrado.

Amore? Amicizia? Compassione? Tutte parole che non mi appartengono più, credo.

Io sono l’Angelo Nero. Che invidia quelle meravigliose Ali Bianche.

Voglio sporcarti le Ali. Ti voglio. Ora più che mai. Desidero agguantarti coi miei artigli e mangiarti le certezze, donandoti solo incertezze.

Questo mi suggerisce il mio

Cuore Nero